images

Dalla fossa imhoff alla fitodepurazione

Le acque di scarico che di norma non vengono ammesse nel sistema fognario attualmente
vengono versate all’interno di una fossa biologica: qui dentro vengono smaltite e filtrate,
per poi essere riversate, una volta depurate, nel sottosuolo.


Come funziona una fossa biologica o imhoff?

Nello specifico, si tratta di una vera e propria scatola di cemento, chiusa da un coperchio, al cui interno si trovano tubature e camere separate. Tali camere sono collegate al sistema generale di smaltimento delle acque nere:
dalla prima camera entrano i liquami, dall’ultima camera escono le acque depurate e chiarificate, pronte per essere irrorate nei campi o nei fiumi.

La fossa settica va interrata ad almeno 1,20 metri di profondità: una volta raccolte le acque nere, grazie al suo sistema di camere e tubature avverrà al suo interno la separazione dei fanghi leggeri e fanghi medi dalle acque; queste vengono spinte da un tubo da cui poi defluiranno verso l’esterno.

Soluzione generalmente adottata da chi vive in campagna o in zone molto isolate, la vasca imhoff necessita di manutenzione e svuotamento periodico: in genere è consigliabile farlo almeno una volta l’anno. D’altro canto, tale soluzione è fondamentale per l’igiene di un’abitazione, con inoltre il vantaggio di poter riutilizzare l’acqua una volta depurata.

Un’alternativa? Più recente è stato introdotto il cosiddetto sistema di fitodepurazione: un metodo naturale ed efficace per la depurazione delle acque di scarico, che si avvale di un inedito connubio tra manufatti in cemento tradizionali e piante acquatiche.
Nello specifico, si tratta di un bacino riempito di ghiaia sulla cui superficie vengono poste
delle piante acquatiche: il processo di depurazione delle acque reflue avviene in modo
molto preciso grazie ad una serie di azioni chimiche che scaturiscono nella combinazione
tra ghiaia, le varietà vegetali e i microrganismi che si sviluppano in questo contesto. Tale
sistema innesta una vera e propria tecnologia di bio-depurazione, che riesce a degradare
ed estrarre tutte le sostanze inquinanti presenti nell’acqua.


Come si realizza un impianto di fitodepurazione? Una volta scavato il bacino nella terra, dovranno essere installati al suo interno:
- tubazioni
- materiale ghiaioso
- una fossa imhoff
- due pozzetti, per l’ispezione ed il ricircolo dell’acqua di scarico
- un letto assorbente

L’installazione è semplice e veloce, basta dotarsi dei giusti manufatti e componenti per ottenere un valido impianto di fitodepurazione in poco tempo.

Per concludere, come si può dedurre dall’approfondimento che vi abbiamo proposto, i manufatti in cemento sono parte costituente e fondante dei diversi sistemi di depurazione delle acque: dai più tradizionali, ai più moderni.